La “Piana di Paestum” che si estende dai piedi delle colline di Capaccio fino al mare, era già abitata in era paleolitica. Il territorio, quindi, verso la metà del VII secolo a.C. era occupato da villaggi evidentemente non organizzati, che non seppero opporsi all’arrivo dei coloni greci.
Questi, dopo frequentazioni e ricognizioni sulla pianura, costruirono un avamposto fortificato vicino al mare e fondarono, intorno al 600 a.C. una città che chiamarono Poseidonia, in onore del dio del mare.
Gli abitanti edificarono alla foce del fiume Sele l’Heraion (santuario dedicato al culto di Hera Argiva) che aveva anche funzionalità difensiva contro gli etruschi che si erano insediati al di là del fiume. Questo santuario divenne famoso in tutto il mondo greco tanto che entrò nel mito e se ne attribuiva la fondazione a Giasone con i suoi Argonauti.
Poseidonia era difesa da mura poderose (le più imponenti e meglio conservate dell’antichità) e via via rafforzate con quattro porte ai punti cardinali. Grazie alla felice posizione geografica, aperta alle vie commerciali, ai corsi d’acqua e alla fertilità del suolo, raggiunge in breve tempo uno splendore artistico culturale che culmina, nel giro di un secolo, nella costruzione di tre splendidi templi dorici, eredità preziosa della civiltà greca.
La sontuosità di questa colonia suscitò le mire di conquista dei lucani, popolazione dell’entroterra, che la occuparono intorno al 400 a.C. cambiandone il nome in Paistom e cercando di mantenere la magnificenza costruita dai greci. Nel frattempo la penisola italica veniva man mano conquistata da Roma che, dopo la guerra contro Pirro, arrivò nella piana e fondò una colonia latina col nome di Paestum.
I nuovi coloni arricchirono la città di grandi edifici tra cui il portico del Foro, le terme, l’anfiteatro e il cosiddetto tempio della pace. Paestum prosperò fino al tardo impero, quando iniziò a cadere in una crisi irreversibile dovuta alle mutate esigenze politiche di Roma, che si stava concentrando sull’oriente.
Tra incursioni straniere e epidemie, la città si svuotò e il centro della vita commerciale si spostò sulle colline lasciando i templi in balia della vegetazione crescente. L’interesse per l’area è rinato nel ‘700, dopo la riscoperta tra la fitta boscaglia da parte di Carlo di Borbone: poeti, artisti e scrittori italiani e stranieri, iniziarono a frequentare la zona diffondendone la fama in tutta Europa.
Lasciati guidare alla scoperta dell’antica città di Paestum, tra rovine greche e romane, riconosciute, nel 1998 patrimonio dell’umanità dell’UNESCO e lasciati affascinare dai luoghi che hanno tanto colpito personaggi come Goethe, Shelley o Canova. Pompei Experience, nel suo itinerario, ti conduce tra gli scavi e in un’approfondita visita del museo Nazionale, costruito negli anni ’50 per preservare manufatti e ritrovamenti che presentano la storia di tutta la pianura e le colline circostanti. Particolarmente interessanti sono le tombe riccamente decorate che raccontano molto della vita e delle civiltà che si sono alternate nella piana. Che aspetti? Contattaci e prenota la tua visita!
Visita del museo nazionale e dei maestosi templi greci dell'antica Poseidonia.